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I PROTAGONISTI DI LEONI

 

Gualtiero (Neri Marcorè)

 

Gualtiero Cecchin aveva tutto. Gualtiero Cecchin a Treviso era un mito: moglie e un 

figlio, un’amante appassionata e discreta e tanti, tantissimi soldi. Poi però, per dirla 

come lui, è andato tutto a puttane. Il patrimonio del papà Tiziano, un uomo tutto d’un pezzo, un gran lavoratore, non poteva durare per sempre: se vivi al di sopra delle tue possibilità, se schiacci troppo l’acceleratore, per quanto il portafogli è pieno, prima o poi, si svuota. Gualtiero resta solo e in rovina. Che fare? Ripartire! Chi ha mai visto un crocefisso realizzato interamente in plastica riciclata? 

 

Mara (Piera Degli Esposti)

 

Mara ha paura di morire. E per non morire vive come fosse morta. Rifiuta la realtà, di facciata, ma dentro è consumata da un’inguaribile infelicità. Tutte le sue aspettative di vita sono miseramente naufragate: il marito morto, il patrimonio perduto, i figli in crisi. L’unica cosa che può fare è cercare come può di risolvere i problemi della sua famiglia. Alla vecchia maniera: viene da una famiglia che è stata influente, importante, considerata e dal suo letto tirerà tutti i fili che riesce ancora a tirare per risolvere i problemi di Gualtiero ed Elisa, conscia di una cosa importantissima: il potere, alla fine, non viene dai soldi, viene dalla conoscenza. E conoscere cose che gli altri non conoscono è ancora meglio. L’alta società e i suoi intrighi,  la curia vescovile, conoscenze preziose… e sapendo quali sono i punti precisi in cui far leva ecco che il potere, dal letto di una moribonda, prende un sapore ancora più intenso. 

 

Elisa (Anna Dalton)

 

Elisa vive in un universo parallelo. È professoressa di matematica al liceo e non si è mai interessata d’altro. Tanto capisce di numeri quanto nulla del mondo. È ingenua, educata, frivola. Poi c’è la scuola, dove non si accorge che le sue curve, il suo innocente seno abbondante, il bordo degli slip che esce dai pantaloni, sconvolgono gli ormoni dei suoi studenti. E tutto questo ben di dio comincia a girare di cellulare in cellulare, fino ad arrivare in rete…

 

Alessio (Stefano Pesce)

 

Alessio vorrebbe essere onesto, ed è pure convinto di esserlo. Ma non lo è. Perché lui, come Gualtiero, segue le sue pulsioni più basse. Ad esempio, dopo che Gualtiero ha perso l’appartamento in cui viveva con  Elisa vuole mettere le mani su villa Molon. Per la legge a Gualtiero spetta un terzo della casa, quando mamma Mara passerà a miglior vita. Alessio non può farci nulla, dura lex sed lex, come gli spiega l’avvocato. Devono liquidare Gualtiero per toglierselo dalle scatole definitivamente… a meno che... l’avvocato scartabella il codice civile, stende bene la pagina e indica sorridendo l’articolo 463: “Indegnità di successione”. Il punto debole di Alessio Leopardi è la sua virilità. Non permette che venga messa in discussione, mai. E questo lo mette nei guai più grossi che abbia mai vissuto.

 

Martino (Pierpaolo Spollon)

 

Martino è il figlio di Gualtiero, ma in un certo senso… ne è il padre. Se in “Leoni” il rapporto tra generazioni, calato nel contesto di una società di provincia viva, colorata e in crisi è fondamentale, proprio Martino, che chiude il cerchio, è il personaggio più… con la testa sulle spalle. Sente il peso della tradizione e della famiglia, ma farà le sue scelte e si discosterà da un modo di vivere vuoto e sterile, ritrovando, a modo, le radici, i valori. I giovani sono l’unica speranza? Mettiamoli alla prova. Anzi, si metteranno alla prova da soli.

 

 

 

 

EMMA

 

Una donna silenziosa, fredda, calcolatrice, che nasconde dietro il suo aspetto tutte le sue debolezze, perversioni, ferite che non verranno mai esplicitate ma che ne fanno un personaggio a metà tra una “femme fatale” e una tagliatrice di teste. Emma potrebbe essere la ribellione silenziosa alle malelingue del popolo e invece ne rappresenta il lato oscuro. E chi meglio di una direttrice di banca, ad oggi, può muoversi strisciando sensuale tra le incertezze di un conto corrente in rosso?

GENNARO

 

Pensare che la malavita organizzata non arrivi ovunque è un’utopia. Poco da scherzare, con le recenti notizie di cronaca. Gennaro si presenta bene, pare un uomo d’affari come tanti altri e invece, schiavo di una “famiglia” che lo usa per gli intrallazzi economici più vari, si insinua tra le pieghe della società del Nord Est, vola sopra le prede come un avvoltoio… e si prepara ad una picchiata feroce. Andrà a buon fine?

VESCOVO CARLI

 

Spesso le debolezze umane sono più visibili quando chi le mostra dovrebbe esserne totalmente privo. Il Vescovo Carli cede al potere temporale, al desiderio di ricchezza, alla simonia più bieca nel nome di una fede che non è più degno di professare. Ma lui non lo sa. Anzi, il tempo che spende a occuparsi di se stesso per lui è un investimento sul futuro suo e della curia di Treviso. Ma per fortuna le cose andranno diversamente.

AGENTE ANTONIO SORELLI

 

La purezza è un dono raro. Spesso si confonde con la stupidità, e a volte i puri di cuore non sono delle cime, ma il loro comportamento, le scelte, le cose che dicono… sono le più vere. Sorelli è nato e vissuto a Treviso, si è sposato, ha avuto un figlio e non si è mai fatto troppe domande, ma quelle giuste sì: cosa è giusto? Cosa è sbagliato? E onora, a differenza di Alessio Leopardi al quale fa da secondo, l’uniforme che indossa.

 

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